LE VIE DEL MARE
by Madreterra Magazine Palmi · 21 Maggio 2021
LE VIE DEL MARE
NUOVA VITA AL CROCEVIA PIU' IMPORTANTE DELLA CITTA', FIRMATO PROMETEUS
la Redazione di Madreterra Magazine
Altri articoli del numero 37 L'INCREDIBILE STORIA DEL NUOVO OSPEDALE DI PALMI... di Ernesto Mancini LA NOSTRA TERRA E LE CERTEZZE DI PAVESE di Arcangelo Badolati LA CALABRIA E I CALABRESI di Carmela Gentile LEGALITA' VS. NORMALITA' di Antonio Salvati RISTORAZIONE: IL FUTURO PASSA PER L'AGGIORNAMENTO E L'INNOVAZIONE di Walter Crircì IL POPOLO DI MEZZO: MIMMO GANGEMI di Arcangelo Badolati GENTE DI CALABRIA di Chiara Ortuso LA DANZA DELLA VITA di la Redazione ALAN LOMAX di Federica Legato LA TORRE SARACENA di Eugenio Crea IL SANTO CONTESO - SAN ROCCO PALMI di Giuseppe Cricrì MANFROCE, UNA VITA FRA AMORI E TEATRO di Arcangelo Badolati LA GOLIARDIA PALMESE di Arcangelo Badolati
Uno snodo urbanistico centrale che conduce al mare ha un nuovo volto. Al bivio del cosiddetto “Macello” – dal nome della struttura dove nell’antichità si lavoravano le carni degli animali -, un’importante zona della cittadina della Piana, costituita da un piazzale che serve sei strade, l’associazione Prometeus ha effettuato di recente un’importante intervento di restyling che ha trasformato una fondamentale area della nostra città in una cornice fatta di bellezze artistiche, segnaletiche turistiche moderne e aree pulite e ripristinate.
La piazzetta antistante, ospita una magnifica fontana in pietra, riprodotta fedelmente su un disegno dell’ing. Antonio Pucci (tecnico di fine ‘800 del Comune di Palmi); la rotonda spartitraffico è invece, impreziosita dalle stupende ceramiche di Caltagirone (oltre 200 mattonelle dipinte a mano). Al centro accoglie un magnifico albero d’ulivo, simbolo di compattezza e laboriosità. L’ulivo è una pianta che ha origini antichissime. Ed è proprio per questo che fin dalla notte dei tempi i suoi rami sono stati eletti simbolo di pace, di amore, di speranza.
Questa zona rappresenta uno dei crocevia più importanti per Palmi, la via per il mare; un luogo che è l’anello di congiunzione della città con la costa, quella selvaggia di Rovaglioso, Pietrosa, Marinella e quella più accogliente della Tonnara. E’ anche lo snodo verso quella stazione ferroviaria, purtroppo, fuori mano, ma anche verso un mondo fatto di cultura e paesaggi straordinari che hanno pochi eguali: villa Repaci, le grotte rupestri di Pignarelle, quella di fine neolitico di Trachina, lo spettacolare teatro all’aperto sul fronte di uno Stretto di Messina che la sera, per cotanta bellezza, riesce sempre a togliere il respiro.
Questa via di accesso, per chi visita la città di Francesco Cilea, risultava non solo trascurata ma priva di qualsiasi tabellonistica turistica adatta a un centro che rappresenta un polo di bellezza naturalistica e culturale della regione.
Un’altra impresa targata Prometeus, esempio di associazionismo attivo e propositivo, che in oltre tredici anni di servizio ha messo a punto straordinari progetti, opere, manifestazioni. Non ultima la grande edizione della Varia 2019 che ha segnato la storia della Città di Palmi. Iniziative di grande spessore, per le quali l’Associazione palmese ha ricevuto riconoscimenti e plausi ben oltre i confini regionali.
Innumerevoli le opere, le attività, il materiale editoriale prodotto in questi anni dai soci che hanno saputo coinvolgere attivamente un’ampia parte della popolazione palmese e calabrese, convogliando, al contempo, le energie di altre realtà associative, culturali e imprenditoriali del territorio locale e nazionale.
Un contributo sostanziale e immane alla crescita culturale e sociale della regione che la “Prometeus” ha messo in atto, attraverso l’impegno e la dedizione del nutrito gruppo di soci; la disponibilità di semplici cittadini, artigiani, operai e artisti del luogo che hanno prestato la propria opera; il contributo volontario dei privati; le raccolte fondi e le donazioni derivanti dalla raccolta del 5×1000.
La “Bellezza” è il meraviglioso tarlo dell’associazione nel suo significato più alto, che vuol dire cura e rispetto, trasparenza e legalità, crescita culturale e sociale. Che vuol dire, ancora, amore per le proprie radici. Anche questo luogo, prima abbandonato a se stesso, è diventato un simbolo della cultura della bellezza, appropriandosi, come d’incanto, della denominazione, da “Macello” a: “Le vie del mare”.
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