GUARDIASTELLE
by Madreterra Magazine Palmi · 5 Giugno 2021
GUARDIASTELLE
di Arcangelo Badolati
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LA MUSICA RIACCENDE LE LUCI DEL CINETEATRO... DIMENTICATO
Quarant’anni senza pubblico. Le sedie di legno ancora intatte, i palchi impolverati, il palcoscenico uguale come per effetto d’un sortilegio. Il Cineteatro “Francesco Cilea” ha ripreso vita solo per un giorno grazie a un gruppo di artisti che ha deciso di protestare così contro la pandemia che ha incatenato il mondo dello spettacolo muovendo lo spettro sinistro del Covid 19. Strumentisti, vocalist e un regista hanno urlato la loro voglia di tornare sui palchi e tra la gente con un videoclip di grande effetto, un lavoro che riporta alle atmosfere del premio Oscar Giuseppe Tornatore. Riaprendo solo per un giorno le sale del cineteatro rese ancor più suggestive dalle tracce lasciate dall’incedere del tempo, hanno allestito un set e girato una cover di straordinaria intensità emotiva e musicale del brano “Guardastelle” di Bungaro. Il risultato qualitativamente è stato eccellente ed il messaggio culturale di speranza lanciato forte e chiaro. La band, vocalist Beppe Di Francia, alla batteria Marcello Surace, al piano Saverio Garipoli, alla fisarmonica Gino Mattiani, al contrabbasso Silvio Ariotta, spiega così l’iniziativa: «Abbiamo voluto ricambiare il dono che la musica fece a noi tempo fa, ripartendo da qui, dal vecchio Teatro Cilea. Abbiamo deciso di autoprodurre questo brano e farlo diventare poi un videoclip. Il brano è stato arrangiato da Saverio Garipoli e girato dal regista Antonio Leotta, coautore della sceneggiatura, in una location storica della città di Palmi e della Calabria tutta. La scelta di questa location dismessa e abbandonata è stata fatta proprio con l’intento di sottolineare la condizione attuale che gli artisti di tutto il mondo stanno attraversando, ma l’arte non deve fermarsi mai». Nel videoclip compare, muovendosi tra le sedie ed i palchi del teatro abbandonato una donna affascinante e misteriosa interpretata dalla modella Carmen Caratozzolo.
Che dire: arte allo stato puro e gioia di sentimenti. Per le giovani menti rappresenta una vera e propria emorragia che priva la regione di braccia e risorse e le famiglie degli affetti più cari.